Il giorno della memoria, 27 gennaio
Remembrance and Beyond: 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, nel 1945.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Il termine Olocausto indica, a partire dalla seconda metà del XX secolo, il genocidio di cui furono responsabili le autorità della Germania nazista e i loro alleati nei confronti degli ebrei d’Europa e, per estensione, lo sterminio di tutte le categorie di persone dai nazisti ritenute “indesiderabili” o “inferiori” per motivi politici o razziali.
L’eliminazione di circa i due terzi degli ebrei d’Europa venne organizzata e portata a termine dalla Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che ebbe inizio nel 1933 con la segregazione degli ebrei tedeschi, proseguì, estendendosi a tutta l’Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale, con il concentramento e la deportazione e quindi culminò dal 1941 con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa sul territorio da parte di reparti speciali, e soprattutto in strutture di annientamento appositamente predisposte (campi di sterminio), in cui attuare quella che i nazisti denominarono soluzione finale della questione ebraica.
L’annientamento degli ebrei nei centri di sterminio non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato, per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista.
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Il volume La distruzione degli Ebrei d’Europa è il più autorevole studio sulla “Soluzione finale della questione ebraica”.
Condotta dalla burocrazia della Germania nazista con <<l’applicazione di misure amministrative sistematiche, per tappe successive>>
<<…si formò una macchina destinata a condurre a buon fine lo sterminio, costituita da un dispiegamento di uffici militari e civili, centrali e periferici, all’interno dei quali ogni impiegato e funzionario, rispettando le proprie responsabilità, si adoperò a definire, classificare, trasportare, sfruttare e assassinare milioni di vittime innocenti, e tutto come se nulla distinguesse la soluzione finale dagli affari correnti.
La ricerca di Raul Hilberg, cominciata nel lontano 1948 e tuttora in corso, è basata su un’enorme mole di documenti degli apparati nazisti, e ci conduce a esplorare il meccanismo della distruzione nei piú minuti dettagli.
Pagina dopo pagina, “La distruzione degli Ebrei d’Europa” ci consegna la storia fedele di un’epoca senza precedenti, e ricostruisce gli intrecci complessi che hanno reso possibile ciò che ancor oggi ci sembra lontano da ogni immaginazione (Giulio Einaudi Editore)>>

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